immagine presa da www.blogmamma.it |
In occasione della festa della Donna, si sente parlare su ogni media di diritti delle donne, di lavoro femminile, di maternità.. Che la donna è come l'uomo, che non c'è differenza alcuna.. Ma è realmente così? Sarà che io in questi giorni sono alle prese con un dilemma direi esistenziale... Tornare a lavoro o no? Tornare a lavoro significa contribuire all'economia familiare, riprendermi l'indipendenza economica che ho conquistato per la prima volta a 14 anni.. Ma significa anche dipendere da qualcun altro per i miei figli.. Vederli piangere quando mamma esce.. Dover discutere con i nonni per la loro educazione.. Hmmmmmm... Mi scoppia la testa... Le offerte di lavoro ci sono se ci si sa accontentare, e chi come me, non ha tante ambizioni lo trova. Il problema è il tempo. Nessuno ti concede il part time, permessi per i bambini manco a parlarne, in fase di colloquio sono la tua carta di picche. Giorno libero.. Beh, scherziamo?! Da maggio a settembre doppi turni e 7 giorni su 7. Ma i bambini hanno bisogno di me non solo da ottobre a aprile..
Quindi mi chiedo.. Siamo così sicure che la donna e l'uomo sono uguali anche sul lavoro? Non parlo di diritti, quelli sono sacrosanti e senza sesso. Parlo di necessità. Negli anni abbiamo talmente tanto gridato alla parità di trattamento che oggi sono state buttate in quel calderone anche le necessità di una donna lavoratrice, che spesso è anche madre, moglie e casalinga......
Beh.. Questa sono io.. Polemica per natura. Felice di essere donna essendo mamma e moglie.. Buon 8 marzo a tutte
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